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Poliziesco, hard-boiled, noir, thriller: l’evoluzione del giallo nella storia della letteratura

Poliziesco, noir, neo-noir, hard-boiled, thriller. Tutti sottogeneri appartenenti a un unico grande ramo della letteratura, il giallo. Un genere florido, in salute, che può vantare moltissimi lettori in tutto il mondo. Un genere che ha ormai più di cento anni di vita e si è evoluto, è mutato, trasformandosi in molteplici forme. Oggi vogliamo fare un po’ di chiarezza. Non abbiamo la pretesa di scrivere un saggio, anzi. Lungi di noi pretendere di spiegare in un breve articolo l’evoluzione di un genere – a nostro parere e in contrasto con buona parte della critica contemporanea – complesso, autorevole e degno della stessa considerazione di forme di letteratura considerate più “nobili”.

L’idea è quella di spiegare alcune delle principali differenze tra i vari sottogeneri del giallo, con la speranza di poter aiutare i lettori nelle scelte di lettura, offrendo loro una panoramica chiara, in aggiunta a qualche consiglio di lettura. Con un occhio rivolto ovviamente a Westville, e alla sua collocazione all’interno di questa grande famiglia di sottogeneri letterari.

Il giallo

Iniziamo dalla definizione. Perchè in Italia (e solo in Italia) il poliziesco viene comunemente chiamato “Giallo”? La motivazione è semplice. Nel 1929 la Mondadori ha ideato una collana periodica di romanzi polizieschi, chiamata appunto Il Giallo Mondadori, dal colore scelto per la copertina dei volumi, il giallo appunto. In poco tempo, il termine “giallo” ha sostituito quello di “poliziesco” nella lingua italiana, per indicare un’opera letteraria (o cinematografica) che narra di fatti delittuosi e delle relative indagini ad essi connesse. Il termine è successivamente entrato anche nel gergo giornalistico per definire fatti di cronaca avvolti dal mistero.

La nascita

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Edgar Allan Poe

Nonostante esistano in letteratura molti esempi di storie in cui sono presenti elementi riconducibili al giallo – ad esempio Delitto e Castigo di Dostoevskij – la nascita del genere viene comunemente fatta coincidere con la pubblicazione de I delitti della Rue Morgue. Uno spettacolare racconto, pubblicato nel 1841, nato dalla penna geniale di Edgar Allan Poe. Si tratta del primo di tre racconti in cui compare il personaggio di Auguste Dupin, nobile decaduto, ironico e brillante, che risolve casi molto complessi solamente leggendo le cronache dei delitti sui quotidiani. Un epilogo possibile grazie alle sue enormi capacità deduttive.

Dupin diventa il prototipo di investigatore “classico”, modello per il personaggio ben più celebre di Sherlock Holmes creato da Arthur Conan Doyle. Il primo romanzo in cui compare questo personaggio, Uno studio in rosso del 1887, si contende il primato di primo romanzo giallo con La pietra di luna di Wikie Collins.

L’evoluzione del giallo deduttivo

Conan Doyle ha inaugurato un modello letterario unico almeno fino agli anni ’30 del Novecento. Miss Marple e Poirot di Agatha Christie, Ellery Queen, Philo Vance di S.S. Van Dine, Nero Wolfe di Rex Stout, ricalcano le strade battute per la prima volta da Sherlock Holmes. Benestanti, investigatori non per necessità bensì più per mettere in mostra la proprie capacità intellettuali, questi personaggi appartengono al filone di giallo deduttivo. Risolvono i misteri grazie alle loro capacità intellettive fuori dal comune, che permettono loro di cogliere particolari fondamentali considerati insignificanti da una mente normale.

Poliziesco, Hard-boiled e noir

Tra poliziesco e giallo la differenza è minima, a volte trascurabile. Nel poliziesco, più che nel giallo classico, le indagini costituiscono il perno fondamentale attorno al quale ruota tutta la vicenda. Inoltre, nel poliziesco sono le forze dell’ordine o detective privati i protagonisti che si occupano della soluzione del mistero. E’ proprio in questo contesto che, negli anni ’30, nasce l’hard-boiled, termine che può essere tradotto con “duro” o “sodo”. L’hard boiled è la prima forma di giallo moderno.

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Raymond Chandler (nytimes.com)

Si differenzia dal giallo classico per un aumento considerevole della violenza contenuta nell’intreccio. I protagonisti dei romanzi hard-boiled sono poliziotti o detective privati duri, solitari, rudi, forti bevitori e fumatori accaniti. Corruzione, sesso, droga, violenza, sangue e sparatorie riempiono le pagine dei romanzi hard-boiled, che si caratterizzano come molto più amari, disillusi e radicati nella società – la quale viene sempre di riflesso aspramente criticata – rispetto ai romanzi riconducibili al giallo deduttivo.

Sam Spade di Dashiell Hammett e soprattutto Philip Marlowe di Raymond Chandler sono i capostipiti di un modello di investigatore che risulta ancora attuale ai giorni nostri, fonte di ispirazione per molti autori noir contemporanei. Consigliamo vivamente la lettura de Il lungo addio, sesto romanzo della serie con protagonista Philip Marlowe: un capolavoro assoluto della letteratura, dal fascino intramontabile.

Del resto, riguardo all’influenza di Marlowe nello sviluppo del personaggio di John McCarthy di Westville, abbiamo già parlato in un articolo apparso sul blog alcuni mesi fa.

L’hard-boiled viene comunemente chiamato noir al di fuori degli Stati Uniti. Alcuni critici differenziano i due generi sottolineando la maggior suspense del noir, e una maggiore azione dell’hard boiled, più incentrato sulla figura del detective protagonista. Per comodità si può tranquillamente considerare le due definizioni come sinonimi, anche se consapevoli delle differenze tra i due generi.

I sottogeneri

A partire dal secondo dopo guerra il giallo e il poliziesco si sono scomposti in una miriade di sottogeneri dalle sfumature molto differenti. Ecco un breve un elenco dei principali sottogeneri.

  1. Noir – Assimilabile all’hard-boiled per la profonda critica delle società emanata dalla storia e dall’ambientazione, il noir vede come protagonista spesso non l’investigatore ma una potenziale vittima, o un sospettato. I protagonisti del noir presentano molto spesso una forte connotazione autodistruttiva, conseguenza della disillusione derivata dal rapportarsi con un mondo corrotto e una società marcia
  2. Noir metropolitano – La città o la metropoli diventa parte integrante della storia, fornendo non solo un setting all’interno del quale i personaggi agiscono, ma fungendo da personaggio stesso. Capiscuola del noir metropolitano sono in primis Ed McBain e James Ellroy, cui andrebbe letta per intero la tetralogia di Los Angeles (La dalia nera, Il grande nulla, L.A. Confidential, White Jazz).
  3. Noir mediterrano – Questa scuola, tipica dei paesi mediterranei, unisce l’ambientazione metropolitana con un profondo messaggio sociale. Tra gli scrittori principali di questo filone segnaliamo Jean-Claude Izzo, la cui trilogia di Fabio Montale rappresenta una lettura imprescinbile, seguito da Manuel Vazquez Montalban. Lo scrittore catalano è l’autore della fortunata e lunghissima serie di Pepe Carvalho, investigatore privato di Barcellona, di cui consigliamo la lettura de I mari del Sud e La solitudine del Manager. In Italia questa scuola è molto florida, e vanta moltissimi autori capaci e talentuosi. Carofiglio, Lucarelli e De Cataldo, solo per citarne alcuni.
  4. Neo-Noir – termine di derivazione cinematografica, ma applicabile anche alla letteratura, il neo noir si identifica come un naturale proseguimento dei temi del noir, attualizzati però in chiave moderna e quindi estremizzati. Il confine tra buoni/cattivi e giusto/sbagliato si assottiglia, e un occhio viene rivolto alle nuove tecnologie.

Il thriller

Merita un capitolo a parte il thriller, che ha nello stesso termine (dall’inglese to thrill = rabbrividire, emozionare) la sua caratteristica principale, cioè quella di mantenere un alto tasso di tensione per tutta la durata della storia. Colpi di scena, ritmo incalzante, misteri, ripetuti ostacoli sulla strada del protagonista, falsi indizi e complotti. Questi gli ingredienti principali di una ricetta di facile presa sul pubblico.

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Frederick Forsyth (tg24.sky.it)

Il thriller è un genere che ha avuto una storia molto florida anche nel cinema, e come per il noir, si è scomposto in numerosissimi sottogeneri. Thriller legale (John Grisham), medico (Patricia Cornwell, Kathy Reichs), di spionaggio (John Le Carrè), politico (Frederick Forsyth), religioso/storico (Umberto Eco) tecnologico (Tom Clancy), d’azione (Robert Ludlum). Questi sono solo alcuni dei principali sottogeneri del thriller, un genere in buona salute, capace di sfornare nuovi autori e nuove trame senza mai risultare ripetitivo.

Le scuole europee

Dalla lettura di questo articolo sembrerebbe che il giallo, con tutti i sottogeneri derivati, sia in qualche modo una prerogativa dei paesi anglofoni. In realtà le scuole europee godono di una storia lunga e variegata, al pari di quelle statunitensi e inglesi. Oggi i principali paesi produttori di noir sono Italia, Francia, Spagna e i Paesi Scandinavi, capaci di sfornare negli ulitmi alcuni autori che sono diventati dei fenomeni mondiali inarrestabili. Si veda il caso Jo Nesbo. Approfondiremo le varie scuole in separata sede nelle prossime settimane in articoli dedicati. Per il momento è tutto. Buona lettura!