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Idee, editoria e opinioni che danno vita ad un romanzo

L’editoria moderna ci ha motivato

Westville è nato da un connubio di bisogni. Primo fra tutti quello di portare a termine un progetto, che fino a quel momento, non aveva un nome, né un confine ben delineato.

Il progetto

Il progetto in questione è quello di addentrarsi, ed esplorare, mondi che per quelli della nostra generazione sono ormai considerati settori di nicchia. Pur lavorando nella comunicazione, l’editoria, quella pura, quella dedicata al romanzo da parte del suo autore, e non alla vendita, alla promozione e al marketing, è un’attività quasi del tutto dimenticata.
Sarebbe corretto pensare che senza un prodotto valido alla base, qualsiasi operazione di marketing sia tempo sprecato, e invece gli ultimi 40 anni di globalizzazione del mercato ha dimostrato che la qualità del prodotto è del tutto superflua, se il branding del marchio è abbastanza forte da supportare delle campagne marketing imponenti. Questo vale anche per l’editoria.

Come percepiamo l’editoria

Basti pensare a tante pubblicazioni del settore che hanno goduto di un advertising così potente da essere conosciute solo per sentito dire, anche da chi non è abituato a farsi un giro in libreria, o a leggere più di un romanzo l’anno.
Con la complicità del crossover tra editoria e produzione cinematografica, ad oggi la portata editoriale delle case editrici top-level si basa sul concept di un prodotto, piuttosto che sul suo contenuto; noi non siamo mai stati del tutto d’accordo con questo tipo di filosofia. La nascita dell’editoria a pagamento ha sicuramente incrinato ulteriormente il rapporto tra qualità e notorietà di un’opera, facendo ricadere di fatto il rischio d’impresa sull’autore, anziché sulla casa editrice. Anche con quest’ultimo punto non siamo mai stati particolarmente d’accordo. Da qui è nata l’esigenza di creare qualcosa in cui credere: Westville.

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Se è vero che la verità è nel mezzo, insieme al mio collega Staiz abbiamo impiegato quasi due anni per stendere, revisionare, studiare e riscrivere tutto il contenuto di Westville, per fare in modo che il contenuto fosse esso stesso l’oggetto del nostro marketing. Una volta ottenuto un risultato, a nostro dire accettabile, abbiamo studiato la comunicazione e le linee marketing da seguire per poter raggiungere una grande fetta di potenziale pubblico interessato realmente alla pubblicazione.
Per farlo ci siamo avvalsi della casa editrice SBC Comunication, che con il suo marchio principale SBC Edzioni ha deciso arbitrariamente di inserire Westville nella collana “Giallo e Nero”, impegnandosi a distribuirlo in molti dei circuiti e delle librerie più utilizzati dagli utenti del settore, e di tutta la potenza e l’esperienza di UnLead, l’agenzia di comunicazione per cui lavoro, e con cui ho imparato a sfruttare diversi meccanismi pubblicitari dedicati ai prodotti di che hanno già un contenuto ben delineato.

 

Questo è Westville, per noi, nei confronti del mondo del romanzo. Parliamo di una, del tutto personale e gratificante, revisione del mondo editoriale, che secondo la nostra onestà intellettuale, è affondata nel peso della vendita “al kg”.Se siete interessati a conoscere la storia che si cela dietro la nascita di Westville, le motivazioni morali e gli aspetti più tecnici potete venire alle nostre presentazioni, continuare a seguire questo blog e la nostra pagina Facebook ufficiale.


Potete acquistare Westville…

Potete acquistare Westville su tutti i circuiti della carta stampata, da Amazon a Mondadori, da IBS a Webster e Libreria Universitaria, da Feltrinelli a SBC Edizioni.


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