Filosofia 2.0. Filosofia, comunque

Non è così semplice mettersi ad un tavolino e raccontare e/o parlar di filosofia; ancor di più il solo citare l’arte del pensare può risultare di una difficoltà che sfiora vertici degni del K2. Per farci aiutare, in tal senso, abbiamo rivolto alcune domande ad una persona che con la Filosofia ha un rapporto quotidiano costante; ne parla con cognizione di causa. Ci vive, e convive, da sempre.

filosofia

La libreria Il Domani ospita Maria Giovanna Farina

Maria Giovanna Farina, laureata in Filosofia -of course- con indirizzo psicologico. Analista della comunicazione e autrice di volumi per aiutare le persone a risolvere le relazioni personali. Nei suoi testi divulgativi ha affrontato temi quali l’amore, la musica, la violenza di genere, la filosofia insegnata ai bambini e l’ottimismo in Dialoghi con un ottimista, in salotto con Francesco Alberoni.

Nel 2018, anno corrente dunque, ha scritto un romanzo in collaborazione con Max Bonfanti, per i tipi della Rupe Mutevole: Catarina e la porta delle verità. Per la stessa casa editrice cura la collana “Le Relazioni”.

Ma non basta: pioniera nel campo delle pratiche filosofiche, nel 2002 fonda Heuristic Institution, dove si dedica anche alla ricerca di metodi e strategie da applicare alla risoluzione delle difficoltà esistenziali. Esperta di relazioni umane, è autrice di numerosi articoli su varie riviste, ha intervistato anche in video alcuni tra i più noti personaggi della cultura e dello spettacolo. Creatrice della rivista filosofica on-line “L’accento di Socrate”, è attiva in rete come blogger, dove sperimenta l’applicazione della filosofia alla vita quotidiana anche nella rivista diretta da Francesco Alberoni “L’amore e gli amori”… Può bastare..? Forse…

Poniamole qualche domanda ora, in relazione al suo campo di studi e ricerca, insomma, alla sua passione: la FILOSOFIA.

Cara Maria Giovanna, la prima domanda è di una semplicità disarmante: perché la Filosofia?

Perché la vita ci sa condurre, senza saperne la ragione, al cospetto di qualcosa, come per me è stato con la filosofia, che non ci piace o che addirittura ci dà fastidio. Forse per superare i nostri conflitti, spesso quando una cosa non ci aggrada o ci infastidisce significa che c’è l’irrisolto da far emergere alla consapevolezza. Di cosa si trattasse non l’ho ancora capito fino in fondo, resta il fatto che oggi amo la materia ogni giorno di più, posso definirlo un amore senza fine. La filosofia è capace di farci scoprire il nostro mondo interiore senza fare sconti e allo stesso tempo è in grado di farci comprendere gli altri con cui ogni giorno entriamo in relazione. La filosofia è per me una compagnia irrinunciabile.

Filosofia

Maria Giovanna Farina alla libreria Il Domani

Sfruttando un luogo comune molto in voga, e visti i tempi, culturalmente complessi, si usa dire di “prenderla con filosofia”. Non ti sembra che con affermazioni di tale natura si tenga a svilirne il suo concetto stesso?

Come giustamente hai sottolineato, è un luogo comune che crea confusione sulla vera natura della Filosofia, svilendola e banalizzandola purtroppo; in questa errata accezione è come se essa fosse una panacea, una pozione magica, una medicina capace di tenere sotto controllo i mali dell’anima con la sottomissione. Sì, perché “prenderla con filosofia” nel modo di dire comune vuol dire questo, ma il vero significato è un altro.

“Prenderla con filosofia” significa non smettere mai di cercare e ri-cercare dentro e fuori di noi per trovare la soluzione migliore ai nostri piccoli e grandi problemi esistenziali, significa non lasciarsi scivolare addosso le situazioni ma prenderle in mano per risolverle. Significa fare fatica per poi trarne soddisfazione. “Prenderla con filosofia” vuol dire quindi non lasciarsi sottomettere ma vivere in modo attivo e libero dagli stereotipi, luoghi comuni fautori di una vita inautentica. La Filosofia ci rende liberi se noi la accogliamo come una madre che vuol farci crescere. Come vedi tutto il contrario di ciò che si pensa comunemente!

Diamo uno sguardo al prossimo futuro: Filosofia e Tecnologia, ovvero, Filosofia o Tecnologia: coesistenza o alternativa l’una all’altra?

Tutto ciò che l’essere umano produce e crea con le mani e con la mente è “scrittura del Mondo”. La Filosofia, come madre di tutte le scienze, non credo potrà mai staccarsi dalle sue creature di cui la tecnologia è una delle più attuali e contemporanee. Più che a un’alternativa penserei alla convivenza che diventerà sempre più difficile se la tecnologia non rispetterà l’uomo e la sua libertà di essere nel mondo. Dobbiamo lavorare per impedire che la tecnologia prenda il sopravvento sulla nostra umanità. Quindi né alternativa, né subalternità, ma collaborazione.

filosofiaSpieghi nei tuoi incontri e alle presentazioni, di ritenerti una Filosofa Pratica. Puoi delucidarne il concetto?

Filosofa pratica significa usare la filosofia e la sua millenaria cultura per vivere meglio la nostra vita, quindi non per speculare intorno alla materia ma per applicare i suoi insegnamenti alla vita di ogni giorno. Sono una pioniera in Italia della Pratica filosofica, da quasi vent’anni mi ispiro a Socrate che, seppur sia vissuto 2500 anni fa nella polis, quindi in un contesto decisamente lontano da noi uomini del terzo millennio, ci ha lasciato riflessioni ancora attuali e soprattutto utili alla nostra esistenza.

Ad esempio, alla domanda cosa fosse il bene o il male per noi, lui rispondeva che per sapere cosa sia il male o il bene dobbiamo rifarci al “Conosci te stesso” –gnōthi seautón, iscrizione presente nel tempio di Apollo a Delfi-: solo conoscendo noi stessi e i nostri limiti possiamo sapere cosa sia il male o il bene per noi e poi per gli altri. Non è attuale questo ragionamento? La cura di sé, che è anche un prendersi cura, ci può far giungere a conoscere gli altri esseri umani. La filosofia pratica è utile allo scopo dell’esistenza, di una buona esistenza e il suo fine ultimo è quindi il ben-essere interiore e materiale dell’uomo.

C’è ancora un senso da dare nell’era dell’ipervelocità 2 se non 3 punto zero, agli insegnamenti che arrivano dal lontano passato: Aristotele e soci sono adattabili al nostro vissuto?

Altroché! Aristotele era un filosofo e uno scienziato, ma anche un ottimo insegnante che ha fatto da aio ad Alessandro Magno. Aristotele fondò il Liceo, Platone, allievo di Socrate, l’Accademia: come vedi due scuole che seppur molto diverse da oggi hanno lasciato un segno indelebile. Ai nostri tempi, il filosofo frequenta nuove agorà e diventa consulente aziendale, gestisce gruppi di auto-consapevolezza, aiuta i singoli a trovare la giusta strada… e facendo ciò mette in pratica gli insegnamenti dei Greci. Noi occidentali discendiamo per cultura dai Greci, dovremmo non dimenticarlo mai. Per tornare alla tua domanda, Il senso c’è al di là della velocità perché siamo solo rapidi nell’usare la tecnologia ma impacciarti quando si tratta di leggere, scrivere e pensare autonomamente, quindi i Greci antichi ci superano dopo oltre due millenni!

Ultima questione: chi può ritenersi filosofo oggi, solo chi arrivi da studi specifici, oppure la Filosofia, e di conseguenza il filosofo, deve essere in grado di cogliere sfumature dalle Arti e dalle Scienze a lui limitrofe?

Il filosofo, oggi come ieri, per definizione è colui che ama la sapienza, la sophia, che è la spinta alla conoscenza. Quindi non è sufficiente il corso di studi e la laurea, ma è d’obbligo un percorso di ricerca di sé e allo stesso tempo di sperimentazione nel mondo. Voglio dire, il filosofo deve mettersi in ascolto delle persone, delle cose, delle situazioni, per trarne un metodo da poter applicare alla soluzione dei problemi.

La visione filosofica è andare oltre l’apparenza per scorgere ciò che c’è in profondità e più vicino all’autentico di ogni persona, situazione, cosa. Il filosofo deve di conseguenza continuare ad osservare ciò che gli sta intorno per aggiornare la sua conoscenza del mondo e per migliorare le sue soluzioni. Le Arti e le Scienze sono espressioni umane imprescindibili a cui guardo con estremo interesse perché parlano dell’uomo e delle sue capacità evolutive. Cosa sarebbe l’uomo senza la sua “scrittura del mondo”?

Per approfondire, ecco il sito web di Maria Giovanna Farina: www.mariagiovannafarina.it